giovedì 6 maggio 2010

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Impegni improrogabili mi hanno costretta a saltare la lezione del 30 aprile. Per recuperare ho fatto un giro per i vari blog e ne ho trovato uno in cui è citato un quotidiano spagnolo: El Mundo.
Ormai è abbastanza chiaro a tutti che il Gruppo Espresso ha battuto sul tempo i suoi concorrenti italiani e ha rinnovato il sito del primo quotidiano italiano. Fra le novità nei servizi offerti da Repubblica.it risalta il quotidiano digitale: dal mese scorso è possibile leggere sul proprio desktop le pagine del giornale cartaceo come se lo avessimo tra le nostre mani. Basta un clik, ed ecco...si materializza il tuo giornale. Non incontrerà le simpatie di quanti amano sentire l'odore della carta appena stampata, ma questo servizio sembra essere un buon compromesso tra cartaceo e online, tra approfondimento e flash news, magari anche tra pagamento e gratuità.
Sempre in prima fila, ma col secondo tempo sulla griglia di partenza è il Corriere della Sera. Non ha ancora inaugurato il suo restyling, ma non manca molto: il periodico Oggi, anch'esso della RCS, proprio ieri ha presentato il sito restaurato. "Massima fruibilità, estrema facilità di navigazione, sinergia con la storica versione cartacea" scrive la Press area del gruppo.
In modo simile a Repubblica.it, lo spagnolo elmundo.es fornisce il quotidiano digitale (all'indirizzo quiosco.elmundo.orbyt.es/). In Spagna El mundo è il secondo giornale più letto dopo El Pais, ed elmundo.it è leader tra i quotidiani online.

La testata iberica è di proprietà della RCS Media Group.

Com'è possibile che in Italia il giornale dello stesso gruppo, identico nella realizzazione grafica e strutturale, fornisca un servizio in meno? Se il quotidiano digitale rappresenta per La Repubblica il nuovo, l'ultimo sviluppo tecnologico (e la possibiltà di incremento del fatturato) perchè proprio Il Corriere della Sera non si è dotato per primo di questo strumento? Forse la sperimentazione spagnola non ha portato abbastanza frutto?