Poco personale, molto lavoro. Alta frequenza di aggiornamento, bassa qualità informativa. Ecco in sintesi le caratteristiche di una redazione di quotidiano online. Va da sè che con queste premesse è sempre più difficile riuscire a produrre una informazione di qualità distinguibile dai prefabbricati delle agenzie (l'inevitabile copia/incolla) ed è sempre più facile che si commettano grossi errori di giudizio e che non ci si accerti più della validità delle fonti. Il giornalista della carta stampata scrive per lo più la sera e ha a disposizione tutto il giorno, non solo per recuperare il suo materiale, ma anche per riflettere e comprendere gli eventi nel loro evolversi. Il giornalista del quotidiano online non ha un attimo di tregua: deve essere sempre all'erta, pronto e rapido nell'individuare, copiare e incollare l'ultimo flash; obiettivo: battere sul tempo la concorrenza. Si assomiglia più a degli automi che a dei giornalisti, è avvilente. Si perde così di vista il diritto ad una informazione completa e corretta in nome del businnes. E quel che è peggio il pubblico sembra essere d'accordo, è più interessato al "boxino morboso" che alla cronaca o alla politica ( a meno che non si tratti di cronaca rosa o dell'ultima trasgressione del politico di turno).
E' una situazione tipicamnete italiana quella in cui, per ottenere sempre maggiori investimenti pubbliciatri, si fa a gara per contare il più alto numenro di clik sul proprio sito, piuttosto che contare quanta gente si è realmente informata. Da quasta logica perversa escono solo alcuni giornali di nicchia, che se sopravvivvono non è certo grazie alla pubblicità (ad esempio i cosiddetti giornali di partito) e quelli che si configurano soprattutto come strumenti di lavoro (giornali economici e finanziari in primis).
Diverse le realtà dei quotidiani nazionali in Europa e nel mondo. Per un elenco completo dei siti della stampa internazionale indicatici durante la lezione consiglio il resoconto sulla quarta lezione del blog di alessandro giannotta.
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