martedì 18 maggio 2010

Da Reuters: ultime su Google




"Ogni genere di governo  ha un qualche gruppo che è impegnato a tentar di capire cosa stiamo facendo perchè l'informazione è potere"
Parole di Eric Schmidt, amministratore delegato di Google. La società guadagna costantemente nuovi nemici tra i governi e le altre aziende tecnologiche a causa della sua attività "dirompente". Dopo la violazione del sistema di gestione password di Google ad opera di hacker impegnati nella lotta per i diritti umani cinesi e la conseguente chiusura del motore di ricerca da parte del governo di Pechino, dall'altra parte del mondo anche il Brasile ha presentato richiesta per la rimozione di migliai di contenuti seguito poco dopo dalla Germania.
Negli ultimi giorni le indagini su Google riguardano i dati intercettati da auto Street View. Ecco cos a dice la Reuters.
LONDRA (Reuters) - Google potrebbe essere oggetto delle indagini delle autorità tedesche e americane in seguito alla confessione dell'azienda di aver "involontariamente" raccolto delle informazioni sensibili inviate sulle reti wireless.
Lo scrive il Financial Times oggi. 
Google ha spiegato venerdì scorso che la sua flotta di auto, incaricata di fotografare le strade in giro per il mondo per alimentare il servizio Street View, ha raccolto per errore informazioni personali, che secondo un esperto di sicurezza informatica potrebbero includere messaggi mail e password. Peter Schaar, commissario tedesco per la protezione dei dati, ha detto che la spiegazione del colosso di Internet è stata "altamente insolita", richiedendo una "indagine dettagliata" sull'accaduto, scrive Ft.
"Una delle più grandi società al mondo, il leader del mercato di Internet, è semplicemente venuta meno alle normali regole", ha detto Schaar al giornale.
Citando anche persone che hanno parlato direttamente con i funzionari, il quotidiano sostiene che anche la Commissione Federale per il Commercio Usa sta pensando di aprire un'inchiesta a riguardo.
Google ha detto venerdì che si sarebbe messa in contatto con le autorità di regolamentazione di Stati Uniti, Germania, Francia, Brasile, Hong Kong e Cina, per stabilire come disfarsi dei dati che Google dichiara comunque di non aver mai utilizzato.

martedì 18 maggio 2010 11:21

Nessun commento:

Posta un commento