sabato 26 giugno 2010

sssh...

I problemi di Google non finiscono mai e aumentano i nemici. Anche il governo pakistano mette sotto accusa il sito, dopo che già Facebook e Youtube erano stati oscurati. Da ieri la magistratura pakistana indaga per verificare se da Google vengono pubblicati contenuti anti islamici o blasfemi, in tal caso provvederà a bloccare quel contenuto, ma sarà garantito l'accesso alla home (per il momento).
Dopo quest'altro caso, non voglio entrare nel merito del difficile rapporto tra islam e cristianesimo, ma una cosa non posso fare a meno di notarla: i musulmani tengono a difendere la loro religione. I cristiani, no.
Nei paesi cristiani non vengono censurati contenuti anti-cristiani sia che provengano dall'interno, sia dall'esterno. Non vengono censurati contenuti blasfemi, contenuti che rasentano la pornografia; non vengono censuarti gli insulti a chi questa religione rappresenta. Giusto (nei limiti previsti dalla legge). Per grazia di Dio viviamo in paesi liberi, o che almeno tali si dichiarano. E' retaggio della cultura cristiana tollerare, accettare, sopportare. Questo però non implica che dobbiamo subire e restare passivi a guardare una società che dimentica la sua identità, che confonde libertà e anarchia.

Sapete cosa viene censuarto nei paesi cristiani?
L'ultimo caso riguara Wikipedia (l'enciclopedia libera?) e Due Minuti per la Vita, associazione cattolica pro-life. Fondata a Torino nel 2008, L'Associazione ha la finalità di promuovere la preghiera in difesa della vita nascente, di sostenere e affermare la cultura della vita. In due anni di attività Due Minuti per la Vita ha già costruito la sua rete di simpatizzanti e aderenti all'iniziativa, si è già fatta conoscere con mezzi propri da singoli, da parrocchie, da congregazioni religiose, ha già acquisito, dunque, la notorietà nel suo campo di attività. Proprio quella notorietà che è uno dei requisiti richiesti da Wikipedia. All'inizio di giugno l'Associazione ha inserito una voce sull'Enciclopedia in cui indicava la sua storia, gli scopi e le attività. Dopo poche ore è iniziata una vera odissea della censura - dettagliatamente descritta sul blog dell'Associazione - che si è conclusa con la dichiarazione degli amministratori di Wikipedia che giustificano la rimozione della voce in quanto presenta " un contenuto palesemente non enciclopedico oppure promozionale". Due Minuti per la Vita decisamente non vende niente e non ha nemmeno bisogno di farsi pubblicità in questo modo.
Perché è stata censurata? E perché, invece, la finta pubblicità sociale inglese (vedi post Contro la vita) non lo è stata?

Sono sempre di più quelli a cui dà fastidio sentirsi dire la verità, quelli che hanno paura di prendersi delle responsabilità, quelli che non hanno il coraggio di fare due chiacchiere con la propria coscienza, quelli che gridano libertà e si dimenticano di quella degli altri. Allora tutto ciò che potrebbe mettere a repentaglio la dura corazza costruita intorno al cuore va, semplicemente, rimosso. Così non si rischia di pensare troppo.

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